Il modellismo automobilistico elettrico OFF Road

Il modellismo automobilistico dinamico radio-comandato consiste nell'assemblaggio e nella messa a punto di automobili in scala.

La scala

La scala è il termine che identifica il rapporto tra la dimensione del modello e la dimensione del soggetto reale rappresentato. Il rapporto di scala più utilizzato è certamente l'1/10 ma vengono utilizzati anche l'1/8 o l'1/18.

Come è composto

Vedremo in particolare un modello della categoria Buggy elettrico 1/10.

Distinguiamo innanzitutto le parti fondamentali:

  • 1 alettone anteriore (front wing)
  • 2 ammortizzatori (shocks absorber)
  • 3 tiranti campanatura ruote (camber link)
  • 4 braccetti anteriori (front arms)
  • 5 tiranti convergenza (steering link)
  • 6 leveraggio sterzo (steering set)
  • 7 servocomando sterzo (steering servo)
  • 8 ricevente (receiver)
  • 9 esc o regolatore (electronic speed control)
  • 10 batteria (battery)
  • 11 ferma batteria (battery strap)
  • 12 motore elettrico (electric brushless motor)
  • 13 pignone e corona (pinion gear and spur gear)
  • 14 cassa trasmissione (gear box)
  • 15 braccetti posteriori (rear arms)
  • 16 trascinatori (Clamping Wheel Hexes)
  • 17 alettone posterior (rear wing)
  • 18 torrette ammortizzatori (shocks towers)
  • 19 telaio (chassis)

Ringraziamo 

Telaio - Cosa troviamo nella scatola

Quando prendiamo un automodello nuovo, troviamo tutte le componenti del telaio da assemblare. Seguite attentamente il manuale di istruzioni allegato al modello perchè è estremamente importante che sia montato nel modo corretto. Se viene montato male, con viti o rasamenti nei posti sbagliati, se ci sono particolari piegati o usurati, se alcune parti toccano tra di loro e non si muovono liberamente, il vostro automodello non funzionerà correttamente e sarà molto difficile capire cosa non và!

Queste indicazioni valgono anche quando si acquista un modello usato, è buona norma smontarlo e rimontarlo nella maniera corretta.

Quindi assicuratevi che tutte le parti del modello siano montate correttamente e che tutto lavori come dovrebbe.

Elettronica

Le auto radio comandate elettriche hanno bisogno di diversi componenti elettronici per essere controllate e messe in movimento:

  • Regolatore ESC

è un apparecchio elettronico che serve principalmente per controllare il motore dell’auto che è collegato ad esso. Il regolatore è alimentato dalla batteria principale del modello, riceve il segnale di controllo dalla ricevente e proporzionalmente a questo segnale controlla il motore. Il regolatore ESC è in grado di regolare la velocità di rotazione, il freno e in alcuni casi il senso di rotazione del motore (retromarcia). Oltre a questo il regolatore ESC assolve il compito di prelevare parte dell’energia proveniente dalla batteria e destinarla alla ricevente, al servocomando sterzo e alle altre componenti elettroniche installate sul modello.

  • Motore

è un componente elettromeccanico che collegato al regolatore ESC converte l’energia elettrica in movimento, la tecnologia attuale è orientata su motori a bassa tensione trifase che possono funzionare solo se collegati alla ESC. Le dimensioni fisiche dei motori per la scala 1/10 sono uniformate allo standard 540, il dato significativo che indica le prestazioni del motore è il numero di spire, esistono motori da 4.5 spire (avvolgimenti) fino a oltre 25 spire, più basso il numero di spire maggiore il numero di giri. In alcune categorie sono stati adottati dei regolamenti che definiscono la tipologia e i modelli dei motori.

  • Batteria

è un accumulatore di energia elettrica che ha il compito di fornire tutta l’energia per mettere in movimento l’automodello e controllarlo. Le batterie per automodelli possono essere di varia tipologia ma la tecnologia attuale è orientata su batterie ai polimeri di litio (LIPO), sono confezionate per maggiore sicurezza in involucri rigidi per resistere meglio agli impatti. Le caratteristiche principali della batteria sono la dimensione, il peso, la tensione (numero di elementi), la capacità e la massima corrente di scarica. La tensione è fissata in funzione della tipologia di modello, sui modelli 1/10 sono utilizzate batterie a 2 elementi (2S - 7.4Volt), la capacità si misura in mAh e determina l’autonomia del modello, la massima corrente di scarica si misura in C che è un fattore moltiplicato della capacità. Questo fattore moltiplicatore indica la predisposizione della batteria a erogare grandi quantità di energia. Le batterie ai Polimeri di Litio (LIPO) devono essere ricaricate con apposito carica batterie dedicato.

NOTA BENE
trattandosi di accumulatori ad alta energia possono essere potenzialmente molto pericolosi, le reazioni chimiche che possono essere scatenate da uso non corretto possono provocare incendio e anche l’esplosione della batteria stessa. Le batterie ai polimeri di litio vanno conservato in luogo fresco e asciutto all’interno di contenitori appositi, vanno protette dagli urti meccanici e dai cortocircuiti elettrici. Vanno ricaricate con apposito caricabatterie rispettando i parametri del costruttore, non vanno MAI sovraccaricate, scaricate eccessivamente o lasciate cariche per lunghi periodi. Nel momento in cui la batteria non sarà utilizzata per qualche giorno deve essere portata nella condizione di riposo (STORAGE), una via di mezzo tra lo stato di carica completa e quello di scarica. Al termine della loro vita utile devono essere smaltite opportunamente presso i centri di raccolta alle isole ecologiche.

  • Caricabatterie

è un apparecchio elettronico che serve per ricaricare le batterie, solitamente si tratta di modelli molto versatili in grado di ricaricare varie tipologie di batterie, da quelle del radiocomando a quella principale del modello. Il caricabatterie può essere alimentato direttamente dalla tensione di rete (220Vac) oppure a bassa tensione (12-18VDC), in quest’ultimo caso è necessario un alimentatore apposito per convertire la tensione di rete 220Vac nella bassa tensione necessaria. I parametri del caricabatterie devono essere impostati correttamente a seconda della batteria che abbiamo intenzione di caricare. Solitamente questi apparecchi sono in grado di caricare la batteria ma anche di scaricarla per ottenere lo stato di riposo (STORAGE) della batteria.

  • Ventole

sono piccoli ventilatori installati sul modello per migliorare il raffreddamento dei componenti elettrici e elettronici del modello. Le ventole vengono alimentate direttamente dalla batteria o dalla ricevente.

  • Transponder

è un piccolo apparecchio elettronico che consente di rilevare il tempo di percorrenza su un tracciato appositamente attrezzato. Ne esistono di varie tipologie ma in ambito RC quello universalmente riconosciuto è il sistema AMB dove un piccolo circuito elettronico genera un segnale con un codice univoco che viene letto al passaggio sull’antenna predisposta nella pavimentazione del tracciato. Il segnale viene inviato a un computer che gestisce il cronometraggio. Esistono anche altre tipologie di transponder a raggi infrarossi utilizzate principalmente su piccoli tracciati al coperto.

  • Cablaggio sul modello

è l’insieme di tutti i cavi e i connettori che sono utilizzati per collegare tra loro tutti i componenti elettronici del modello e dell’attrezzatura modellistica in generale. E’ molto importante che il cablaggio sia realizzato con cura, che le saldature e i connettori siano solidi e integri e che non vi siano parti a contatto con organi meccanici in movimento o addirittura fuoriusciti dal modello e a contatto con il suolo. La solidità dei cablaggi è utile per evitare guasti e incidenti che possono rivelarsi distruttivi.

Sistema Radio Ricevente e Trasmittente

  • Trasmittente Radiocomando

è l’apparecchio elettronico che ci permette di controllare le funzioni principali dell’automodello che sono lo sterzo, l’acceleratore, il freno e a volte anche la retromarcia. Ne esistono principalmente due tipologie che si differenziano completamente per il modo di utilizzo, i radiocomandi a stick e quelli a volantino, non c’è un sistema migliore e uno peggiore, il modellista può preferire uno o l’altro sistema, entrambi funzionano bene se sono di buona qualità e impostati correttamente. Il radiocomando è alimentato da una batteria preferibilmente ricaricabile, la trasmissione avviene via radio sulla banda di frequenze 2.4Ghz e il radiocomando deve essere accoppiato con la sua ricevente attraverso una procedura dedicata che può differire da modello a modello, la portata del sistema è solitamente oltre 100mt. I radiocomandi di buona qualità hanno la possibilità di tarare il centro della corsa (TRIM) e il limiti della corsa (EPA) per ognuno dei canali, queste funzioni sono molto importanti per avere una regolazione ottimale del modello.

  • Ricevente Radiocomando

è un piccolo apparecchio elettronico che deve essere installato sul modello, riceve il segnale che viene inviato dal radiocomando trasmittente e lo converte in più segnali che saranno destinati a controllare il modello. Solitamente vengono collegati un servocomando per azionare lo sterzo e un regolatore (ESC) per azionare il motore del modello. Sui modelli elettrici l’alimentazione alla ricevente viene fornita dal regolatore (ESC) e la ricevente stessa la distribuisce al servocomando e alle eventuali altre parti collegate a essa.

  • Servocomando

è un apparecchio elettromeccanico che serve per convertire il segnale elettronico che proviene dalla ricevente in movimento meccanico, nel caso degli automodelli elettrici viene utilizzato per muovere il sistema di sterzo. Esistono varie tipologie di servocomandi che si distinguono per dimensione, potenza e velocità.

Pneumatici

Gomme in lattice

Le ruote in lattice hanno tre elementi che la compongono, il cerchione, l’inserto (in spugna, chiamato anche mousse) e la carcassa in lattice.

Questa categoria usa gomme anteriori differenti da quelle posteriori

Essendo il modello a trazione posteriore i pneumatici hanno scolpiture diverse a seconda della funzione da svolgere: posteriore con tassellatura pronunciata per migliorare la trazione / anteriore piu sottile per migliorare la direzionabilità


Carrozzeria

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